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Myriam doveva essere sostenuta da una grazia particolare, altrimenti sarebbe morta insieme con suo Figlio. Ma Dio sa che Lei non deve morire, la missione del Figlio di Dio deve essere continuata da sua Madre. Myriam deve diventare, ai piedi della croce, Madre della Chiesa. Si! Non puoi più proteggere il tuo Figlio, scappare con Lui in Egitto. Ora devi permettere che tutto si compia, che si faccia la volontà di Dio. Ora devi ancora una volta perderlo, come ti era successo anni fa a Gerusalemme, solo che ora sei tu che devi permettere che si smarrisca. Ora puoi solo pregare con il tuo dolore e offrire a Dio il tuo e il suo Figlio, come se tu fossi un sacerdote che offre un’ostia immacolata, vittima immolata per tutti. Fedele ai piedi della croce ripetevi con tutta te stessa il tuo Fiat. Stavi là e offrivi, restituivi al vero Padre il suo Figlio. Oh, quanto sei grande Madre dei sacerdoti, Madre dei redenti, Regina dei martiri, Madre dolorosa … . Tu che ti offrivi come vittima per i nostri peccati, tu che eri pronta, se solo fosse stato possibile, a morire al posto del Figlio tuo. Tu che hai lasciato morire il tuo Figlio e hai accolto noi come figli tuoi. Perdendo tuo Figlio sei pienamente solidale con Lui che ha perso il suo Padre (Abbà). Gesù si sente abbandonato dal Padre suo, e, nonostante ciò, ci lascia sua Madre perché Ella vegli sui nostri passi, affinché nessuno si perda, perché ognuno arrivi alla casa del Padre.
Tu che ascoltavi e accoglievi sempre le parole del tuo Figlio, ora le sue parole possono solo aumentare il tuo dolore.
Lascio parlare san Bernardo che con le sue parole sfiora un po’ quel dolore di Maria addolorata: “Forse non erano per te più che una spada che ti trafisse l’anima e giunse fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito le parole di lui (di Gesù): Donna, ecco il tuo figlio? Quale scambio! Ti è dato Giovanni al posto di Gesù, il servo al posto del signore, il discepolo al posto del maestro, il figlio di Zebedeo al posto del Figlio di Dio! E come l’ascolto di quelle parole non avrebbe dovuto trafiggere la tua anima sensibilissima se il loro solo ricordo spezza i nostri cuori che pur sono di sasso, anzi di ferro?”.

Sei il dono inimmaginabilmente più bello che Dio immortale fatto uomo ci ha donato, oh Myriam! Gesù ti ha donato al discepolo, ad ogni discepolo che vorrà seguirlo, ad ognuno di noi. E tu ci hai adottati in questo momento di estremo dolore. Tu hai pregato per noi. Tu hai sofferto, non tanto per il peccato di Eva, ma perché hai tanto amato tuo Figlio. Tu hai offerto il tuo unico Figlio al Padre Suo per la salvezza di tutti noi, tu l’hai fatto per noi. Tu sapevi bene che Gesù, prendendo su di sé i peccati di ognuno di noi, è divenuto peccato. Di conseguenza non poteva essere accolto da suo Padre (Abbà) che tanto amava di divino amore. Quanto terribili sono le conseguenze dei nostri peccati, essi ci separano da Dio che ci ama fino a donare il suo unico Figlio.
Fermiamoci un momento in silenzio per contemplare questo dolore, grande quanto l’amore. Il dolore del Padre per suo Figlio che muore. Il dolore del Figlio che si sente separato dall’amatissimo Padre. Il dolore di Myriam che contempla quel dolore mentre perde suo Figlio. Oh Myriam, se non sei morta è perché la grazia di Dio ti ha sostenuta, perché tu dovevi vivere per noi tuoi nuovi figli, estremamente diversi dal tuo. Grazie che ci hai accolti, adottati, che ci hai amati e senza smettere continui ad amarci. Noi ora siamo tuoi figli e tu sei nostra Madre.
Ti saremo grati per l’eternità! Ora aiutaci a non sprecare nella nostra vita quello che, unita misticamente al tuo Figlio, hai fatto per ognuno di noi. Madre e corredentrice nostra aiutaci, più che a piangere per i nostri peccati, a convertire i nostri cuori, a vivere secondo il cuore del tuo divino Figlio. Sii sempre vicino a noi, assistici lungo il nostro cammino e sii presente al momento della nostra morte, come lo eri con Gesù.
continua

Giornalino Parrocchiale
Santa Pasqua 2024
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