Madonna col Bambino in trono e angeli
Bottega di Gian Giacomo de Alladio, detto Macrino d’Alba
(notizie dal 1495 al 1513)
La tavola venne citata negli anni Settanta del XX secolo da Gian Vittorio Castelnovi, il quale la considerò una "copia libera (datata 1573) dallo scomparto centrale del polittico di Macrino d'Alba alla Certosa di Pavia, con angeli reggicandela desunti piuttosto da Defendente".Il dipinto, trattato da Padre Cassiano da Langasco (1970) con una datazione al 1474 (poi corretta a mano dall'autore in 1473 all'interno di alcune copie del volume), fu accostato in seguito da Giovanni Romano (1974), non senza alcune perplessità, alla produzione di Macrino d'Alba. Tale riferimento sembra aver accompagnato l'opera sino alla fine dell'ultimo decennio del Novecento.